Il Teatro Antico di Taormina ha ospitato all’alba “Al passo coi templi – Il risveglio degli ei”, uno spettacolo scritto e diretto da Marco Savatteri in un adattamento inedito realizzato per la Fondazione Taormina Arte Sicilia e prodotto dalla Casa del Musical. Una rappresentazione che unisce danza, lirica, dramma e riannoda il filo fra il presente e il passato, fra l’essenza dell’essere umano e la ricerca del divino
Il risveglio degli dei nell’alba del Teatro Antico
Il divino come specchio dell’umano, il tempo che cancella l’ambizione e la ricerca del nostro lato ultraterreno. La fallibilità degli dei come riflesso dei fallimenti umani. Il mito che si riflette nella nostra Storia, che attraversa tempi ed epoche, assumendo un significato immanente. “Al passo coi templi – Il risveglio degli Dei”, scritto e diretto da Marco Savatteri in un adattamento inedito andata in scena all’alba nello stupefacente scenario del Teatro Antico di Taormina, è uno spettacolo che abbraccia tutte le forme d’arte (danza, teatro, lirica, illusionismo) per tessere una trama che parte dai miti greci al fine di descrivere la nostra fragile umanità.
Il palco diventa il luogo di un divino che, parafrasando Nietzsche, è “umano troppo umano” e di un’umanità che ha dimenticato il proprio anelito ad una dimensione “divina” calpestando la storia e la memoria. “Il teatro è un luogo attraverso cui si possono lanciare armi con le parole – spiega Marco Savatteri -. Questo spettacolo vuole ricercare una catarsi attraverso l’arte. Siamo il riflesso degli dei e attraverso questo riflesso, specchiandoci come Narciso, capiamo quali sono i nostri pregi, difetti e limiti. Questa rappresentazione vuole raccontare l’ambizione dell’uomo che diventa tracotanza e che ci costringe a vedere il baratro. Un’oscurità dalla quale l’unica salvezza è rappresentata dall’arte”. Un’arte in grado di scavare nella nostra memoria interiore e far emergere la nostra pulsione verso una dimensione divina che ci rappresenta.