Un team di registi, produttori, creativi, sceneggiatori in grado di diventare in appena 12 mesi la realtà cinematografica italiana più premiata degli ultimi 10 anni. Alienside Studio è una casa di produzione con base a Genova fondata da Edoardo Nervi, Lea Borniotto e Vera Borniotto. L’ultimo lavoro del team, Covid-19 from Outer Space, interamente girato in lockdown fra le mura domestiche, in appena due mesi ha vinto 5 premi internazionali ed è stato inserito nelle selezioni ufficiali di 5 festival. Un successo ottenuto grazie ad una “creatività aliena”.
Alienside: il sogno e la realtà
La distanza fra sogno e realtà, il margine fra immaginazione e creazione. La creatività come ponte fra un mondo apparentemente irraggiungibile e una dimensione reale. Il lato umano e pragmatico che si fonde con quello “alieno”, in perenne mutazione, ineluttabilmente cangiante. L’immagine, il cinema ed i video musicali come una testimonianza di queste due facce, di questa simbiosi umanaliena.
Alienside Studio, fin dal nome, dà voce sullo schermo ad una dimensione onirica, al volto alieno di una creatività senza argini e margini, senza filtri. Il team fondato da Edoardo Nervi, Lea Borniotto e Vera Borniotto, in appena 12 mesi si è aggiudicato ben 5 premi internazionali con Covid-19 from Outer Space, un’opera interamente realizzata in quarantena (Best Short comedy al NEW CINEMA Lisbon Monthly Film Festival, Gold Award comedy all’Hollywood Gold Awards, Best Comedy ai Florence Film Awards, Best Short Film About Covid 19 al Brukivka International Film Festival e Premio della giuria al Cinefacts Quarantena Film Festival) oltre a 5 menzioni ufficiali fra i quali quelle all’Eurasia International Monthly Film Festival e al Montreal International Indie Short Film Awards.
Una lunga scia di successi destinati a ripetersi anche nel settore dei video-clip: Alienside Studio, infatti, ha realizzato il video 001 di Ginevra feat. Deb Foam, ospitato in anteprima sul nostro sito, ottenendo il secondo posto al nella categoria video musicale al PIMFF di Praga e rientrando nelle selezioni ufficiali dell’Atene Digital Arts Festival e fra i finalisti del KIMFF.
Alienside Studio, attualmente, è al lavoro sul primo lungometraggio intitolato “Custodes”, un thriller gotico prodotto da Mattia Stabile.
Alienside Studio: la creatività oltre ogni limite
Nessun mezzo professionale a disposizione, nessuna location esterna, l’impossibilità di muoversi. Solo le mura di casa, pochissimi abiti e una maschera riciclata da Capodanno. Nasce così Covid-19 From Outer Space. Un cortometraggio realizzato interamente in quarantena e senza alcuna attrezzatura tecnica di rilievo. “L’idea per questo corto ci è apparsa quasi come se fosse un miraggio. La settimana prima del lockdown, avevamo visto per la prima volta insieme a due nostri amici il film originale Plan 9 From Outer Space di Ed Wood e ne siamo rimasti ossessionati – spiega Lea Borniotto – La settimana successiva, ormai consapevoli di dover restare chiusi in casa, abbiamo pensato: ‘Perché non facciamo qualcosa che renda omaggio a questo regista?’. Da quel momento abbiamo lavorato per realizzare quest’idea”.
E da qual momento ogni millimetro della casa è stato trasformato in un set-spaziale, ogni spazio è diventato funzionale al superamento dei limiti imposti dalla quarantena. “È stato come trasformare questo momento in un laboratorio artistico – spiega Vera Borniotto -. Anche se abbiamo dovuto lavorare fra le mura domestiche non ci siamo sentiti limitati, anzi abbiamo sfruttato ancora di più la nostro immaginazione”. Una sfida contro qualsiasi ostacolo portata avanti anche per 001, un video musicale dalle oscure atmosfere fantascientifiche: “Non potendo accedere al nostro studio abbiamo dovuto ‘giocare’ solamente con effetti analogici che non richiedessero una post produzione spinta – spiega Edoardo Nervi -. Per creare gli effetti fotografici dentro la sfera ci è bastato studiare come quest’ultima reagiva alla luce dalle varie angolazioni. Ne è scaturita una citazione involontaria ad “AL 9000” di 2001 Odissea nello Spazio”.
Il viaggio nella mente interiore
Il materiale “vivo” dal quale partono le visioni di Alienside Studio non sono soltanto ossessioni tecnologiche o dimensioni extraterrestri, ma anche storie di vita personali. Vissute sulla propria pelle e sulle proprie ossa. È il caso di un altro corto, Innermind, realizzato ad inizio gennaio, che è rientrato nelle selezioni ufficiali del Varese International Film Festival ed è fra i finalisti dell’Eurasia International Monthly Film Festival.
L’opera affronta il tema dell’anoressia ed è basata sulla storia personale di Lea Borniotto: “Ho voluto realizzare questo cortometraggio per poter sensibilizzare le persone con immagini crude ma estetiche, per dare un’ idea reale che rappresenta la visione distorta di chi è afflitto da questa malattia. Insieme ad Edoardo e Vera ho scelto di ambientare Innermind nel futuro per far comprendere che, senza la giusta informazione questo disturbo continuerà ad affliggere le persone nel tempo”.
La luce, in quest’opera, è diventata una traccia-guida per distinguere il corpo dalla psiche: “Innermind è stata una sfida, avevamo pochissimo tempo per realizzarlo quindi, di comune accordo con Lea e Vera, ho deciso di affidarmi totalmente alle luci e a come le location reagivano ad esse per ottenere un’immagine già quasi definitiva – spiega Edoardo Nervi -. Mi piace moltissimo il distacco netto che c’è tra il mondo reale e il labirinto della mente della protagonista, è un semplice gioco di saturazione e temperatura della luce, ma nella sua semplicità ha trasmesso alla perfezione l’idea di Lea e Vera”.
Una sfida con una dimensione lontanissima, stavolta non fra gli astri e i pianeti alieni, ma fra gli abissi della mente.
Abissi e astri, sogni e realtà, onirismo e iperrealismo. Un lato alieno, forse quello più puro che abbiamo, ancora da scoprire e da rinnovare. Da alimentare e ricreare. Come un pianeta lontano che esplode per rinascere.