Altaroma: la moda del futuro è giovane e green

Fra graditissime conferme e sorprendenti rivelazioni, si è chiusa l’edizione di Altaroma. Dall’hub Guido Reni District sono state tracciate le nuove prospettive e tendenze del fashion 3.0. Una quattro giorni dedicata all’innovazione, ai giovani, al design e all’artigianato.

Le sfumature di Altaroma: dal nero al green

Dalla celebrazione del nero di Sylvio Giardina al fiabesco viaggio multicolor di Italo Marseglia, dalla palette cromatica di Roi Du Lac che rievoca le sfumature della terra all’attenzione per le tematiche green e l’ecosostenibilità. Sono i colori e le sfumature emozionali i veri protagonisti di quest’edizione di Altaroma, che si è chiusa con un enorme successo di pubblico.

Altaroma

Dalle imperfezioni di Morfosis ai racconti di Roi Du Lac

L’imperfezione che diventa stimolo, dettaglio in grado di raccontare il processo intellettuale che porta alla creazione. Ed è stato proprio l’elogio dell’imperfezione il focus della collezione del marchio Morfosis disegnato da Alessandra Cappiello. I dettagli apparentemente fuori fuoco, gli abbinamenti di colori non convenzionali, gli accostamenti ultra unconventional diventano il simbolo di una collezione che cerca di rompere gli argini pre-imposti, che si sforza di superare stilemi e convenzioni.

Altaroma
Morfosis

Dall’imperfezione come strumento di narrazione, alle favole come mezzo per raccontare una visione della moda in grado di prendere per mano ed accompagnare in mondi lontani. Roi Du Lac ha raccontato in passerella le sue “Russian Fairy Tales”. Un “c’era una volta” fatto di cavalieri, matrioske, giostre e fiori in grado di trasportare in un mondo immaginifico dai colori abbacinanti. Un mondo ispirato alle favole di Aleksandr Puskin che, tramite una visione archetipica, restituisce una visione romantica sognatrice della moda.

Altaroma
Roi Du Lac

Dalla visione gender fluid di Federico Cina all’approccio green di Caterina Moro

Un approccio che abbatte ogni distinzione di genere a favore di una fluidità stilistica e concettuale, una rievocazione dei “bei tempi” immortalati dalle immagini di Vittorio Tonelli. La collezione uomo ready to wear fall-winter firmata da Federico Cina ha unito sulla catwalk di Altaroma modernità e tradizione, classicità e avanguardia, linee morbide e richiami ultrapop. Lo stilista, vincitore lo scorso luglio di “Who is on next?”, un contest promosso da Altaroma in partenership con Vogue Italia, si è confermato come uno dei migliori talenti emergenti della moda italiana.

Federico Cina

Un approccio che parte dalle radici e dall’essenza della vita, la natura che diventa una seconda pelle, che avvolge e protegge, guida e sorprende. Caterina Moro con la collezione Wood fall-winter 2020/21 fa sfilare le modelle in un bosco autunnale, i rami si protendono verso i capi come a disegnare una continuità fra uomo e natura, linfa e fluido vitale.

“Wood” come legno, ma anche come tessuto. La stilista, infatti, ha utilizzato il legno di scarto per ottenere un tessuto con il quale ha ricamato i capi.

Caterina Moro

Le suggestioni esotiche di Italo Marseglia e Giada Curti

Un safari immaginario, un tragitto che attraversa luoghi esotici, realtà vergini, suggestioni lontane. Le collezioni di Italo Marseglia e Giada Curti sono accomunate da un sguardo che si proietta (e proietta il pubblico) in dimensioni incontaminate.

Marseglia per la collezione Zoomantic ready to wear autunno-inverno 2020/21 ci accompagna nella magia di un viaggio fra memorie africane, richiami animaleschi e atmosfere elegantemente wild. Le stampe e le serigrafie sono realizzate con una tecnica eco-green che conferma l’attenzione dello stilista per l’upcycling. Zoomantic trasforma la passerella in un poetico zoo nel quale l’esasperazione delle linee e delle forme si accompagna a un rigore sartoriale d’autore.

Fiona May per Italo Marseglia

Anche Giada Curti porta la passerella romana in luoghi e atmosfere lontane e nell’Indocina di inizio ‘900. Una collezione ispirata all’estetica visual de “L’amante” di Jean-Jacques Annaud. Una sensualità innocente e pura che trova la sua espressione in passerella in rigoroso equilibrio delle forme, dei tagli e delle proporzioni.

Giada Curti
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