Una melodia in grado di far viaggiare nel tempo il pubblico di Piazza San Giovanni e portare gli spettatori sulle spiagge degli anni ’70; una potenza che esplode e domina il palco nello spazio di una canzone; un messaggio universale che passa dal microfono alla pelle degli ascoltatori. Mille, Giorgieness, BigMama, tre diverse facce del concertone del Primo Maggio, tre rumori rosa che riescono a scuotere le orecchie e le viscere.
Mille, con la sua “Sì, signorina” – presentata qualche mese fa in anteprima a Pinknoises.it, in un secret concert da Mademoiselle Vintage – si è aggiudicata il premio 1MNext. Il brano, una ballad dalle atmosfere dolcemente retrò prodotta dalla stessa Mille, da Unbertoprimo e Alessandro Di Sciullo, ha incantato il pubblico con i suoni toni pastello e il suo appel moderno da “ritorno al passato”.
Il palco è poi esploso con la potenza di Giorgieness, che ha presentato “Mostri”, il brano che dà il titolo al suo ultimo viscerale album. Un sound in grado di alternare visionarietà e rabbia, eleganza e vulnerabilità. Giorgia in poco meno di tre minuti si è impadronita con maturità dello stage: “Spero che un giorno chi cerca di fare musica in modo onesto e sincero possa ritrovarsi nel mio percorso”.
Il coraggio di essere se stessi, sempre e comunque, è il filo conduttore anche del messaggio di BigMama, nuovo fenomeno del rap italiano. Un’artista che non esita a scrivere di bullismo, autolesionismo, discriminazione ed omofobia. “Il rumore che voglio fare è quello di far capire a persone che hanno vissuto una situazione come la mia che non devono mai sentirsi inferiori, non devono guardarsi con gli occhi degli altri, ma con i propri”.