Tutte le stelle di Cristina Donà

Cristina Donà ha presentato nel corso di un live all’Asino che vola di Roma il suo ultimo album “deSidera”. Un disco stratificato ed identitario che indaga sul desiderio e sulla responsabilità individuale e collettiva

deSidera: quell’assenza di stelle che diventa ricerca di sé

Un de-siderio che diventa coscienza di un cielo privo di stelle, consapevolezza della nostra umana assenza. La ricerca di un capro espiatorio sul quale additare tutte le colpe del mondo che si trasforma in pretesto per soffocare le nostre responsabilità personali. Titoli di coda che si rincorrono fino a fare dimenticare quello che esisteva all’inizio e riavvolgere tutto in un eterno loop.

“deSidera”, l’ultimo album di Cristina Donà è una riflessione intima sul desiderio, sulla ricerca di una stella polare che si nasconde nel buio della notte. Il titolo del disco, infatti, rievoca etimologicamente una “mancanza di stelle”. Ed è proprio questa assenza a dare forma alle umane aspirazioni, ad un percorso interiore in grado di farci scoprire fragilità e debolezze, di scavare e scuotere le fondamenta della nostra essenza. “deSidera”, scritto e arrangiato con Saverio Lanza, è l’auspicio di una presa di coscienza prima personale e poi collettiva. Un progetto, screziato da frammenti di “elettronica preistorica”, che dal vivo assume una veste al tempo stesso carnale e spirituale. Proprio come la natura cannibale di un desiderio che si trasforma nell’aspirazione a raggiungere quelle “stelle, così lontane, così che non si possono prendere”.

Foto di Francesca Sara Cauli
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