Elsa frozen

Elsa e Frozen: dove tutto è cominciato

Frozen è la fiaba Disney che più di ogni altra celebra l’essere bambini ed Elsa è il personaggio simbolo di una svolta nel mondo dell’animazione. In attesa del secondo capitolo, ecco la nostra lettura di Frozen I.

Elsa e Frozen: l’insicurezza che si trasforma in un regno

Il ghiaccio come paura ed insicurezza, un castello come un rifugio in cui nascondersi, la perseveranza come un viaggio verso un percorso irto di pericoli, necessario per crescere ed evolversi. Senza dimenticare di essere bambini

Frozen è probabilmente la fiaba Disney più sui generis. Non è un caso che Elsa sia assurta a simbolo ed eroina di categorie appartenenti a mondi lontanissimi e spesso confliggenti.

C’è chi vede nella sua storia una metafora del coming out, chi invece la interpreta come icona femminista. E’ facilmente riconoscibile anche l’esaltazione dello spirito di indipendenza ed anticonformismo che muove la principessa fuori dai canoni classici dell’immaginario fiabesco.


Elsa però, prima di essere tutto questo, è semplicemente una bambina.
I poteri che fatica a controllare sono una metafora delle insicurezze, dei sentimenti, delle emozioni che l’immaturità dei piccoli impedisce loro di domare appieno. E quei sentimenti, come feriscono Anna, possono assumere forme imprevedibili, ferire i grandi e creare incomprensioni.

Tutti i bambini nella propria infanzia si sono sentiti, almeno una volta, soli o incompresi. Tutti gli adulti, in quel viaggio incredibile che è diventare genitori, hanno avuto la sensazione di non capire appieno il proprio figlio.

Per una volta però non è il protagonista della favola a trovare le risorse per combattere in prima persona una battaglia contro le avversità della vita. Non è Elsa che trova in sé la forza di superare le proprie incertezze e le paure per cercare di superarle.
Al contrario lei rivendica il diritto alla propria sensibilità, a coltivare le proprie debolezze. E lo fa isolandosi dal mondo e costruendo dal nulla un castello solo suo, di cui è l’unica abitante.

Un castello che, come la cameretta in cui si rifugiano i bambini, è il luogo in cui si può rimanere se stessi, in cui la propria fragilità non ha bisogno di indurirsi.

Perché le insicurezze, la sensibilità sono gemme che impreziosiscono l’animo e lo rendono umano.
Elsa e Frozen insegnano ai bambini che sono i principi nel più bel regno che ci possa essere: se stessi.

E celebrando il culto dell’insicurezza insegna che con la piena consapevolezza di sé e dei propri limiti bisogna avere il coraggio di aprirsi anche agli altri.

© Copyright Disney Pictures

Frozen: l’amore come un sentiero sul ghiaccio

Se Elsa è una bambina insicura che si chiude in se stessa, Anna è la personificazione del mondo dei grandi.
È lei che , come il più classico degli eroi , ha gli strumenti, la forza d’animo per affrontare quel viaggio difficile e pericoloso che è la comprensione e l’accettazione altrui.

Non c’è cosa più difficile che scalare il muro di diffidenza e suscettibilità che l’animo umano può erigere. Ed è ancora più difficile farlo piegandosi alla diversità senza la pretesa di adattare agli altri alla propria visione.

Anna lo fa, e ci insegna che l’unica arma per abbattere una barriera è la perseveranza.
L’amore che la guida le dà la forza di non arrendersi, di porre la sorella prima di ogni cosa, nonostante le incomprensioni, nonostante la sua ostilità.
E così, goccia dopo goccia riesce a sciogliere la coltre gelata e a fare breccia nel suo cuore.

La morale della favola è che le proprie debolezze non devono essere necessariamente superate. Che non esiste un modo di essere ideale a cui conformarsi. Che la propria diversità va coltivata ed esaltata, permettendo al contempo agli altri di poterne godere.

Frozen insegna anche che amare veramente il prossimo vuol dire non arrendersi mai.
Lottare per sfondare la diffidenza, superare i pregiudizi, perseverare anche di fronte ai rifiuti.

Frozen è il racconto del rapporto tra adulti e bambini. Una favola in cui più di ogni altra vale la pena lottare per

raggiungere il lieto fine.

© Copyright Disney Pictures

Altre storie
M¥SS KETA e Le Ragazze di Porta Venezia: THE MANIFESTO