Il duo Emanuela Borozan e Annalisa Baldi, in occasione della presentazione di “Sono Nulla Ma Devo Essere Tutto” di Giuseppe Cucinotta edito da Arcana Edizioni, ha presentato un mini-set live. Il Punk può essere tutto, può assumere il dolore del blues, la leggerezza del reggae, può persino diventare la colonna sonora di un matrimonio o l’inno di grandi rivolte. Può avere la voce graffiata di Emanuela e l’estro musicale di Annalisa. Ed assumere qualsiasi forma. Può essere nulla, ma sarà sempre tutto.
Lunga vita a tutte le vite del Punk
Il Punk è morto migliaia di volte, per assumere sempre nuove vite e vesti. Gli inni che hanno segnato il destino umano e sociale di molte generazioni dal ’77 ad oggi continuano ad avere una potenza comunicativa intatta. “Sono Nulla Ma Devo Essere Tutto”, di Giuseppe Cucinotta edito da Arcana Editore, analizza l’impatto di un genere musicale che ha abbattuto e distrutto ogni frontiera fra palco e pubblico, musica e strada, cultura e società. Il libro è accompagnato durante le presentazioni da un mini-set live nel quale Emanuela Borozan alla voce ed Annalisa Baldi alla chitarra reinterpretano in acustico alcuni inni generazionali.
Così “God Save the Queen” dei Sex Pistols diventa una dolente ballata che trasfigura la rabbia di Rotten &. Co. in un dolore quasi Blues.
La veste acustica, però, non maschera la cattiveria e l’ironia di una canzone come “Our Wedding” dei Crass, che desacralizza un’istituzione come il matrimonio proponendo un testo melenso ai limiti del ridicolo. Nella versione del duo questa ballad diventa un viaggio malato nei rapporti umani.
E anche un inno socio-politico come “Rebel Girl” delle Bikini Kill, simbolo delle Riot Grrrl, assume in questa veste acustica nuove ed inaspettate sfumature rabbiose e poetiche.
E se il punk nel nuovo millennio ha mantenuto la sua attitudine sociale e politica è grazie a gruppi come gli Against Me!. La cantante Laura Jane Grace nel corso della storia del gruppo ha vissuto una transizione di genere e ha raccontato attraverso la musica la sua storia. “True Trans Soul Rebel” è, forse, la canzone punk più potente degli ultimi 10 anni ed Emanuela Borozan ed Annalisa Baldi hanno deciso di farla rivivere al pubblico mantenendo inalterate le sfumature emozionali di un brano che è diventato simbolo del Movimento Transgender.
Uno dei simboli della cultura punk contemporanea è sicuramente Fat Mike dei NOFX, che continua ad essere protagonista di una serie di esperienze che spaziano dalla cultura alla società. La sua “Three Against Me” è una delle canzoni più dolorose e toccanti dell’intero movimento. E si conclude con quel “You Can’t Erase Me”, che è l’urlo che il punk vuole continuare a proporre. Nessuno potrà cancellare l’esperienza di questi ragazzi che sono stati costretti dalla società ad essere nulla, ma che pretendono di essere tutto.