Eugenio in Via Di Gioia Live a Villa Ada: Amore è rivoluzione

Emozione, energia e riflessione sono i pilastri portanti dell’Amore e rivoluzione tour. Gli Eugenio in Via Di Gioia arrivano sul palco carichi di una forza dirompente che hanno immagazzinato durante questi due anni di pandemia. Una forza che esplode tra salti, canti e giochi. La band ha scelto di suonare una set list che racchiude tutti i più grandi successi del gruppo, lasciando poco spazio al nuovo album. I temi di ecosostenibilità, che sono racchiusi nell’ultima fatica del gruppo, però sono stati più volte menzionati dalla band torinese tra una battuta e uno scherzo con il pubblico per culminare in un canto di protesta con Terra.

In un dialogo continuo con gli spettatori che passa dall’introspezione al gioco, dallo scherzo alla riflessione, gli Eugenio in Via Di Gioia compiono la loro “rivoluzione” abbattendo ogni parete con il pubblico, annullando la distanza fra palco e pit, controvertendo gli ordini stabiliti, diventando essi stessi pubblico.

A sorpresa è stato Antonio Maggi (lo conoscete come doppiatore di Robert Downey jr. e Tom Hanks) a introdurre Giornalaio leggendo stralci divertenti di alcune testate italiane (“la polizia sbaglia casa e trova la droga anche lì. In certi condomini di Prato basta bussare a caso per trovare un po’ di droga. Lo dimostra l’azione della polizia che si è conclusa con l’arresto di un’albanese e un marrocchino”) che sembrano estratti di uno spettacolo tragicomico e rafforzano la critica verso un mondo della comunicazione spesso deviato e deviante.

Il senso di condivisione che emerge tra i fan e il gruppo è tangibile e raggiunge l’apice nel momento di scambio che si crea post-concerto nel quale gli Eugenio in via di gioia incontrano i loro sostenitori per parlare dei lavori e delle iniziative della band, tra le ultime la scritta Ti amo ancora a Torino per sensibilizzare la tematica dell’ecosostenibilità per la “Terra, perché un posto più bello non c’era” .

Altre storie
Mercedes: l’opera di Daniel Cuello trionfa al Micheluzzi