Frozen II – Il segreto di Arendelle, è il sequel del celebratissimo film d’animazione Disney che, sei anni fa, ha conquistato il cuore degli spettatori. Elsa, Anna, Olaf e Kristoff tornano sul grande schermo con un’opera che celebra l’amore universale e la necessità di trovare risposte agli interrogativi della vita
Frozen II: Elsa ed Anna ed il potere dell’amore
Elsa e Anna rappresentano due figure familiari, quasi due sorelle per i milioni di spettatori che hanno visto Frozen I. Proprio alla fine del primo capitolo, le abbiamo lasciate unite in un abbraccio di amore con un futuro straordinario davanti, colmo di sogni e coraggio. All’inizio di Frozen II – Il segreto di Arendelle le ritroviamo con le stesse premesse dentro il castello reale di Arendelle.
Basta intravedere uno scorcio di questa città incantata, per sentire dentro le inconsapevoli associazioni di idee che scandiscono nel nostro immaginario; il suono delle campanelle attaccate al fusto delle renne e le porte che si aprono e si chiudono con il nevischio che cade a terra. Come solo nei paesaggi innevati del nord accade, anche se fuori è autunno.
Elsa e Anna: unite dall’amore
Elsa, regina imprevedibile, sempre attratta dal mistero e in cerca di risposte, viene lusingata da una voce melodiosa, che traccia una scia invisibile nel tempo. Una voce che le permette di scoprire grandi verità sulla storia della sua famiglia, sulla morte dei suoi genitori, ma soprattutto sulla sua esistenza.
Si tratta di una voce particolare quella che richiama l’attenzione della regina, ha un’energia buona, ma l’ignoto suscita sempre qualcosa di molto vicino alla seduzione. Ci torna in mente infatti, la luce verde di Malefica che ipnotizza Aurora e la conduce alla punta dell’arcolaio o Biancaneve tentata dalla subliminale volontà di mordere una mela avvelenata da una “sconosciuta”.
Questa voce finisce per risvegliare in lei poteri legati a spiriti incantati, gli stessi che combatté il padre nella foresta molti anni prima. Questi spiriti, sono rappresentati da quattro elementi: fuoco, acqua, vento e terra. Tutti tradotti visivamente con cromie vive e vibranti come il magenta, il verde mare, il ciano e toni di indaco. Una scelta che dona agli effetti speciali come alle scenografie, una magia senza precedenti.
Il cast di Frozen II
Anna, sempre al fianco della sorella le ricorda che insieme possono raggiungere ogni cosa. Cerca di rendersi sempre indispensabile per lei che, invece, la allontana per proteggerla dall’imprevedibilità di questo viaggio che faranno in cerca di risposte. Sarà proprio Anna a ricordarle che l’unione fa la forza sempre e a salvarla con il potere dell’amore.
L’ironia fanciullesca ed ingenua di Olaf alleggerisce le riflessioni, riempie di sorrisi con tempi comici sensazionali, e contribuisce ad una narrazione piacevole e divertente. E’ il personaggio che rappresenta l’amicizia, quella che non si ferma davanti ai pericoli più destabilizzanti della vita e alle avventure più spericolate. Kristoff, character secondario, anima gemella di Anna, ricorda agli uomini che essere sensibili, attenti, e romantici non è un valore fuori moda, ma anzi può rappresentare una grande opportunità.
La colonna sonora
In un mondo dove tanto si frantuma in infiniti pezzi è bello continuare a credere nell’amore di queste due sorelle. Nel loro legame saldato dal ghiaccio e dal fuoco.
L’unico elemento che appare poco chiaro è la scelta di Giuliano Sangiorgi per la colonna sonora del film. Inizialmente abbiamo creduto, che la ragione fosse la particolare vocalità del cantante dei Negramaro, fuori dai canoni tradizionali e molto acuta. Lo stesso Sangiorgi ha dichiarato che la produzione ha voluto donare al film uno spirito rock. Tuttavia avremmo preferito una corrispondenza più lineare e coerente, un sussurro o un trionfo che portasse alti i valori con i quali la storia si conclude. Ma per fortuna, esiste la versione firmata dall’Autieri, che conferma le sue calde intenzioni vocali e restituisce la vera essenza del cuore di Elsa e della storia.