Una voce potente e delicata, che gareggia a Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” con il brano “Ogni cosa sa di te”, Una canzone che rappresenta la sua “rivoluzione emotiva” per un’artista giovane che ha già stupito il mondo della musica ed ha impressionato anche Damien Rice e Diodato.
Greta Zuccoli: a Sanremo porto la mia “rivoluzione”
Il passaggio di una chitarra da mano in mano, poche note improvvisate e una meraviglia che si apre davanti agli occhi. La storia musicale di Greta Zuccoli ha inizio proprio così: durante un aftershow di Damien Rice dopo un concerto a Napoli, il cantautore decide di riposarsi e le regala per qualche minuto la sua chitarra. Bastano pochissime note per creare un incanto, un legame improvviso che diventerà indissolubile. I due musicisti, infatti, si esibiranno insieme all’Olympia di Parigi e nel corso del “Wood Water Wind Tour”. Una voce che ha conquistato anche Diodato, che l’ha voluta accanto a lui nel suo recente tour estivo. Ed è proprio lo scorso vincitore di Sanremo, insieme a Tommaso Colliva dei Calibro 35, a produrre “Ogni cosa sa di te”, il brano con il quale Greta si esibirà sul palco di Sanremo nella categoria “Nuove proposte”, diretta da Rodrigo D’Erasmo.
Una canzone che rappresenta la sua rivoluzione emotiva, la sua strategia per superare i contrasti interiori: “Nel tempo sto imparando a convivere con i miei conflitti, ma non ho smesso di farmi domande, né ho trovato tutte le risposte che cercavo. Ho capito però che da certi vuoti possono fiorire meraviglie e colori nuovi e che c’è sempre un modo per avvicinarci alle persone che amiamo. Anche quando le distanze che ci separano sembrano davvero incolmabili”. Così incolmabili da lasciare un baratro da riempire con tutte le emozioni della musica. “Scrivere e cantare è un modo per sentirsi connessi in profondità, per rendersi conto che tutto quello che sembra dividerci in realtà ci avvicina di più”.
E Greta si augura che la sua rivoluzione personale coincida con quella portata da Sanremo: “Spero vivamente che quest’edizione rappresenti un punto di ripartenza per il mondo dello spettacolo”. E sul palco dell’Ariston “Ogni cosa sa di te” rappresenterà un suono delicato, “un rumore quasi silente”, capace di scuotere le corde dell’emozione.