Un abito di Casa Preti ha la capacità di essere una perfetta sintesi tra le arti visive e la ricerca. Abbiamo conosciuto Mattia Piazza, il sarto palermitano che insieme a all’architetto svizzero Steve Gallay ha dato vita ad una maison di bellezza e ricerca artistica, durante la recente Altaroma. La maison, in occasione dell’evento, ha presentato la collezione Primavera Estate 2021 “Luce Luce Luce”. Abbiamo chiacchierato di bellezza, di musica, di conoscenza e ricerca, dettagli e macrocosmi. Abiti e abitazioni, corpi ed essenze. Sì, parlando di Moda.

Casa Preti: abiti che diventano musica e svelano l’essenza
Uno spazio artistico di ascensione emotiva, di scoperta e stupore. Una ricerca di verità. Un capo che svela spazi di abiti da abitare e nei quali sentirsi comodi.
Può un abito essere una ricerca della verità?
“Trovo che tutti abbiano bisogno di dare forma al proprio contenuto – ci racconta Mattia Piazza -. Io ho scelto la moda intesa in senso ampio, come antropologia, studio dell’uomo, dei meccanismi, spesso mi domando a cosa serva un abito. Le mie creazioni puntano a svelare l’essenza”.

“La capacità di dare ai tessuti e alle linee la sontuosità del contemporaneo e la linearità del vero fanno sì che nelle trame dei tessuti possano svelarsi e intrecciarsi i vissuti personali”.
Creare abiti che abbiano la forza di contenere, la grazia di abbellire e la capacità di diventare musica: un mood che ritorna spesso, anche nel défilé (lo stilista ama chiamarlo così).
E la grazia è data dalla verità di linee semplici ed ecclesiastiche
“Gli abiti clericali e le loro linee sono immutati nei secoli, attraversano i tempi. Crediamo sia necessario trarne ispirazione perché qualcosa che è diventato iconico, e che rimane immutato nel tempo, trattiene una verità”.
Abitare i corpi, abitare la musica
Casa Preti riprende il nome da Mattia Preti, pittore caravaggesco della scuola napoletana, conosciuto come “Cavalier Calabrese”. Da questo artista la maison siciliana mutua il forte connotato territoriale, le radici salde dell’arte che riscopre e alimenta. E La nobiltà d’animo di un cavaliere. I progetti sartoriali di Mattia si fanno vessillo di emozioni da abitare. Come la musica. Che prende forma nel momento in cui è abitata da un corpo.

“La cosa fondamentale nella mia ricerca è di abbracciare un corpo. Non parlo mai di vestiti ma di abiti, è estremamente importante il concetto di abitare, io vivo all’interno di un capo, in qualche modo lo posso modificare, i vestiti rispettano il concetto di architettura, tu entri all’interno di qualcosa che può essere così sontuoso da annullarti o talmente accogliente da enfatizzarti.”
Creazioni musicali
Casa Preti è uno spazio di corpi di case e di carne. Di anime e musica. Di emozioni, come quelle che hanno vestito La Rappresentate di Lista negli ultimi tour e alla kermesse sanremese.

Chi vi scrive ha conosciuto Mattia attraverso una sua creazione: durante l’esibizione all’Ypsigrock del 2019 Veronica e Dario de La rappresentante di Lista vestivano lo stesso abito, Un unico abito di rete che abbracciava tutta la band, un “vestito” attraversava il palco e lo trasformava in una casa dalle finestre aperte e con tende trasparenti.

Una casa dalla quale guardare, aiutati dalla trasparenza del tessuto e dalla forza della musica che spinge a vestire altri panni.
In questi “altri panni “la saggezza e la grazia di Mattia che ci ha raccontato come abitare un’attitudine, come vivere un’urgenza di vita con la grazia dell’arte, come sviluppare la necessità di essere “fradici di gioia” per trasmetterla alle proprie creazioni.