Istituto Italiano di Cumbia, il fuoco della passione sul palco

L’Istituto Italiano di Cumbia ha aperto la stagione 2020 dell’Angelo Mai con una serata caldissima nonostante il freddo invernale. In una città semi deserta Davide Toffolo ed il collettivo cumbiero sono riusciti a raccogliere tantissima gente intorno ad un unico fuoco, quello della passione.

Dall’Argentina all’Italia sulla strada della Cumbia

Davide Toffolo sale sul palco dell’Angelo Mai vestito da prete. Per predicare e diffondere il verbo: ballare. E farlo saltando ad un metro da terra, scalciando e mulinando braccia, caracollando. I consociati dell’Istituto italiano di cumbia sono come apostoli di una musica ancestrale che si raccolgono per celebrare una cultura attualizzando e contaminandone lo stile.

La mente visionaria di Davide Toffolo difficilmente effettua passaggi a vuoto. Dopo aver contribuito a creare la scena alternativa con i Tre Allegri Ragazzi Morti e dopo aver fondato la casa discografica La Tempesta con la sua line up innovativa, in uno dei suoi viaggi in Argentina è rimasto folgorato dalla cumbia.

I ritmi ipnotici, la storia e la cultura folkloristica dietro questo genere antico lo conquistano al punto da fargli scrivere un fumetto “Il Cammino della Cumbia” . Un primo passo che lo ha spinto a fondare un collettivo che si raccogliesse intorno a questa musica.

E come un magnifico rettore Toffolo ha fondato il suo Istituto chiamando le migliori eccellenze intorno a se: i Viva Viva Malagiunta da Genova, i Los3Saltos da Roma, Giulietta Passera da Torino ed i Cacao Mental da Milano.

Istituto Italiano di Cumbia – Los3Saltos

Suoni da un futuro tribale

Il collettivo orchestrato da Davide Toffolo, è un incandescente mix di sonorità innovative e futuristiche. Un futuro che non rinuncia a uno sguardo al passato grazie a strumenti classici della tradizione come guiro, bombo, tromba e percussioni.

Ciascuna di queste anime è incarnata dai singoli componenti del collettivo. I Viva Viva Malagiunta con le loro basi elettroniche e dub sono i pilastri su cui si basa il suono portato sul palco dell’Angelo Mai. Basi su cui i Cacao Mental hanno portato le loro sonorità latine. Kit Ramos dona la sua voce graffiante e Stefano Iascone le sue trombe che evocano il sentimento e l’energia di una terra ricchissima.

Istituto Italiano di Cumbia – Cacao Mental

La murga romana dei Los3 Saltos con l’animo folk e militante si è scatenata sul palco intrattenendo e coinvolgendo il pubblico mentre Giulietta Passera lo ipnotizzava con la voce.

Tante anime simili ma diverse tra loro hanno creato atmosfere contaminate a cui era impossibile resistere. L’electro-cumbia, una rivisitazione in chiave dub ed elettronica di un genere con una storia centenaria riesce ad entrare nelle vene del pubblico irrorando i muscoli della voglia di ballare.

La passione, vera ed autentica, di tutti gli artisti ha permesso, nel rispetto della tradizione, di trasportare nel futuro un genere antico.
Semmai l’immaginario post-apocalittico di George Miller dovesse realizzarsi, intorno ai falò, nell’outback australiano, risuonerebbe l’electro cumbia di Davide Toffolo & Co..

Altre storie
Giorgieness: la libertà di essere “Tempesta”