Piña Colada è il nuovo singolo di Margherita Vicario uscito il 10 luglio per Island Records. Ad accompagnarla nel suo viaggio immaginario sono la musica prodotta da Davide “Dade” Pavanello ed Izi, uno degli esponenti più interessanti del panorama urban attuale.

Tormenti estivi
Chi ha mai detto che il Pop debba per forza sempre e solo intrattenere? Chi ha deciso che per farlo, specialmente con il caldo estivo, debba lasciare senza pensieri? Perchè una canzone dai ritmi latini e con un titolo da cocktail deve per forza essere vuota e servire solo a riempire le discoteche in spiaggia?
Si risponderà che è così che va il mercato, che è così che le case discografiche confezionano i tormentoni, e che è così che facilmente un cantante qualunque può inseguire la via del successo facile e senza talento. Ma è proprio su questo terreno, è proprio con la grammatica del tormentone estivo che si misura il talento.
Perchè se un’artista è un’autrice, lo è anche al suono di ritmi salseri, o se parla di cocktails e canta in spagnolo.

Pop d’autore
Margherita Vicario è una di queste, un’autrice vera, con una visione del mondo e dell’oggi rara e speciale. Con la capacità di cogliere le sfumature, di analizzare le cose e tradurle, raccontarle, in storie ed immagini.
Con Piña Colada Marherita Vicario ci racconta dei sogni. I sogni che ci accompagnano in questi primi giorni di una delle estati più strane che si ricorderanno. I desideri con un enorme punto interrogativo alla fine, da coltivare ma a cuor leggero, tanto non si avvereranno .
Margherita nel suo ultimo singolo ci parla con la voce di una ragazza che, come tutti, insegue un sogno. Che vorrebbe una famiglia, una villa, due Grammy ma lo fa alla cieca, con le gambe pesanti.
Senza affanni, con la consapevolezza che la felicità non può essere un’ossessione, altrimenti si snatura.
E quindi, in fondo, meglio accontentarsi, farsi bastare un amore ed un buon conto in banca . Ma oggi, in questo periodo particolare, è meglio saper misurare ancor di più le proprie aspettative con il metro del realismo. E perciò se resto povera allora pazienza, mi basta una macchina media potenza, con uno stereo fortissimo, per questo disco bellissimo.
Questo messaggio di intelligenza radicale, racchiuso nel contenitore di banalità per eccellenza quale è il tormentone estivo, fa risaltare in modo sottile la critica sociale dell’artista.
Che con il suo sguardo acuto vede intorno a sé una generazione che muore dalla voglia di essere quello che non sarà mai e che per questo dimentica di vivere veramente.
E questo inseguimento forsennato, in cui si mette da parte la morale, il rispetto e l’umanità, è alimentato in primis da modelli sbagliati.
Da cantanti, anche, che con i loro testi vuoti spacciano il messaggio che il lusso, la ricchezza e l’ostentazione siano l’unico vero modo di vivere felicemente.
Per questo Margherita Vicario per il suo viaggio verso la felicità non parte a bordo di un jet privato o su uno yacht di lusso ma lo fa dalle baracche dell’Idroscalo di Ostia, tra piscine gonfiabili e salsiccia grigliata.

Un messaggio (neo)realista
Al messaggio all’insegna del realismo contenuto nel testo scritto da Margherita e da Izi, si accompagna un video altrettanto geniale, girato da Francesco Coppola in uno dei luoghi simbolo del neorealismo italiano e della Roma pasoliniana: l’idroscalo di Ostia.
Il video racconta la vita in uno dei luoghi più anonimi e dimenticati possibili, in cui l’arte dell’arrangiarsi è l’unico stile di vita possibile, e l’accontentarsi l’unico modo per vivere sereni. Un luogo estremo che sarebbe caro anche a Pepe Mujica, il cui sogno di decrescita felice cantato da Margherita si estremizza e si fa realtà.
Il video è uno spaccato di quotidiano in cui Margherita Vicario e Izi si inseriscono e si fondono, perfettamente a loro agio in un ambiente lontano anni luce dai riflettori dello star system che criticano ed irridono.
“La cosa più entusiasmante durante le riprese – racconta Coppola – è stata vedere come Margherita e Izi siano diventati parte integrante della grande famiglia protagonista, che li ha accolti in una sua tipica giornata estiva: è stato una specie di esperimento neorealista, quello di inserire due attori in un contesto ben preciso, con degli ideali molto forti e un altrettanto forte attaccamento ai propri luoghi. Si tratta di luoghi e persone che hanno una storia da raccontare: volevamo trasmettere questa storia attraverso le immagini, ricercarne la verità, facendo in modo che Margherita e Izi ne entrassero a far parte nel modo più naturale possibile. Ed è proprio quello che successo”.
La magia di questo incontro sta proprio nella verità. Nel mostrarsi per quello che si è veramente, per quello che si pensa, per come ci si guarda intorno.
Margherita Vicario ed Izi sono veramente e naturalmente quello che mostrano, rifuggono i clichè, gli artefatti e gli artifici e per questo confezionano un vero, riuscitissimo, controtormentone.
Un singolo capace di far riflettere e di divertire allo stesso tempo e, soprattutto, capace di farlo in modo sano ed intelligente.
Una rarità, specialmente d’estate.