Una graphic novel che ha il respiro di un romanzo, un romanzo impreziosito da tratti scuri che delineano contorni dolcissimi. “Pardalita” di Joana Estrela, edito da Il Castoro, è la sintesi di un amore contorto e lineare, l’ombra di un abbraccio atteso e temuto. L’opera, finalista del premio Mare di libri come miglior graphic novel dell’anno, spiazza con una sincerità e una timidezza in grado di descrivere tutte le titubanze e incertezze che si celano dietro un amore che inizia a prendere forma.
She’s a rainbow
Verbi irregolari, che tradiscono e sorprendono, che costringono a guardare oltre un piano logico che sembra definito e costante. Verbi in cerca di coniugazioni e congiunzioni, come un arcobaleno che dipinge l’orizzonte ma desidera due punti di ancoraggio. “Pardalita” di Joana Estrela, edito da Il Castoro, è la storia di due adolescenti, due “verbi irregolari” che si incontrano e coniugano, diventando origine e fonte di un dialogo, di un flusso di pensieri, parole e sangue comune.
Una storia su come ci si possa piegare, inarcare, agitare, volteggiare, danzare, tremare e scaldare con il suono di un amore simile a quello di un fiume che descrive l’arco di una città. “Pardalita” è la scoperta dell’innocenza di un sentimento che riesce a superare la vergogna e i preconcetti. Tratti neri e parole come flussi di pensieri delineano i moti dell’animo delle protagoniste e riescono a spezzare il limite delle pagine.
“Quanto puoi essere lontano da qualcuno senza che si accorga che non vuoi alcuna distanza?”. Una domanda che si risolve in un contatto che diventa fusione, in una linea che si accavalla e confonde, nel volteggiare di una danza forsennata e dolcissima. Una danza che fa abbassare ogni difesa, che rilassa ogni respiro. Che ci fa essere, per sempre, quello che vorremmo.