Il disco di Ginevra Di Marco e Cristina Donà è un abbraccio, una lettera scritta a quattro mani, un nodo che stringe le corde vocali, fino a non permettere di distinguere chi canta e chi ricama cori con la voce. Un’amicizia che diventa progetto e un progetto che diventa emozione.
Dare un peso all’anima e moltiplicarne lo spessore. Arricchirne le sembianze, condividerla, unirla alle altre e potenziarle, perché l’anima possa diventare un atto collettivo. Ginevra e Cristina si fondono l’anima e la confondono alla nostra per cantare tutte le fragilità taciute.
Una più una fa quattro
L’unicità di questo lavoro è proprio questa: due fra le più importanti voci del cantautorato femminile italiano che come in una visione sacrale si donano l’una all’altra e per diventare una sola voce. Per trasformarsi in quattro. Un passo alla volta, soffiando l’una nell’anima dell’altra. Camminando insieme. Incontrandosi tra i vecchi repertori personali e le nuove sonorità cucite addosso a questo unicum di passione e vocalità che riesce a camminare e tracciare solchi per potenza tecnica ed emotiva.
Nel cuore di questa inedita collaborazione c’è la volontà di “condensare in una manciata di canzoni il nostro vissuto, ovvero il passato che ci ha nutrito e fatto incontrare, e il presente, affinché la fotografia di questo disco fosse più ricca e rispettosa possibile di un sentire comune. Per questo, oltre a mescolare le nostre voci su brani che fanno parte dei rispettivi repertori, abbiamo deciso di scrivere nuove canzoni per rappresentare l’essere qui oggi, scoprendo una passione comune, il camminare, divenuto il tema di fondo del disco. Da lì siamo partite per raccontare in musica il senso del cammino: cammino come gesto quotidiano, come scoperta di sé nella natura, come risorsa ma anche come metafora, come osservazione del cammino altrui che spesso è fatica e sofferenza, il cammino di chi cerca una realtà migliore per sopravvivere, il cammino dell’essere madri. Camminare come spinta propulsiva verso la vita, la curiosità, il viaggio, la conoscenza, il tentativo di renderci, in ogni esperienza, persone migliori”.
Riarrangiare le radici
Da una parte il cammino delle due artiste si distende sulle orme delle loro radici, con la reinterpretazione di alcuni brani dei rispettivi repertori riarrangiati per questa speciale occasione. Dall’altra, Di Marco e Donà procedono nel presente con una sensibilità tutta femminile che diventa lente d’ingrandimento e strumento d’indagine per raccontare le questioni della nostra contemporaneità, contemplandone le meraviglie o disegnandone le contraddizioni con pennellate dolciamare. Dal grande fenomeno delle migrazioni di Confine all’incitamento al coraggio ad andare avanti rivolto al mondo femminile – oggi sempre più in difficoltà – di Un passo alla volta, alla celebrazione del Camminare come pratica per ritrovare se stessi, i tre brani inediti del disco fotografano il nostro tempo e si soffermano su nuovi orizzonti.
Abili padrone di una ricchezza stilistica che permette loro di scegliere per ogni brano i linguaggi sonori più congeniali, le due artiste hanno scelto di farsi affiancare nella produzione artistica e nella realizzazione musicale dai compagni di sempre: il gruppo stabile di Ginevra, con Francesco Magnelli (piano, magnellophoni), Andrea Salvadori (chitarra, tzouras) e Luca Ragazzo (batteria), con l’aggiunta del produttore e co-autore degli ultimi dischi di Cristina, Saverio Lanza (chitarra, basso). Fra gli autori dei testi dell’album – realizzato grazie a una fortunata campagna di crowdfunding – figura anche Francesco Gazzè, che ha donato a Ginevra e Cristina le parole di Confine.