Vasco Brondi: Amate e fate quello che volete

“Ci abbracciamo”, il secondo singolo che anticipa “Paesaggio dopo la battaglia” il nuovo disco di Vasco Brondi, è un inno liberatorio che si muove fra cantautorato, pop e dub. Un brano che invita ad abbandonarsi all’amore senza remore ed attese. Il video che accompagna il brano vede la partecipazione straordinaria di Stefano Accorsi neo-direttore del Teatro della Pergola a Firenze, location del video . Un lungo piano sequenza ispirato alla performance del Leone d’oro alla Carriera Alessandro Sciarroni e che rievoca la tradizione “iconoclasta” della Polka chinata, un ballo di corteggiamento eseguito in origine da soli uomini

Gli abbracci sono richiami per gli esseri umani

A tutto quello che abbiamo perso.

Allo squarcio dei lampi, ricucito dal colore degli arcobaleni.

Ai vicoli ciechi che ci costringono a spingere le mura spezzandoci le braccia.

Alle attese che durano diecimila anni e ancora diecimila e ancora…

Alle notti insonni che si confondono con i giorni.

A tutto quello che siamo stati e abbiamo paura di non riuscire più ad essere.

Al tempo, allo spazio, alla luce e al buio.

A tutto quello che ci è sfuggito e quello che non abbiamo mai avuto.

Un abbraccio infinito, come conciliazione e tregua, pace e pacificazione.

“Ci abbracciamo”, il nuovo singolo di Vasco Brondi, è un inno liberatorio, un auspicio per ritrovare l’umanità che abbiamo perso a causa di tutti gli abbracci spezzati da questi tempi.

Ci abbracciamo – Vasco Brondi

Il brano rievoca come un mantra una frase di Sant’Agostino: “Amate e fate quello che volete”. Un amore che diventa simbolo di libertà e una libertà che protegge e dona sicurezza all’amore. “Non aspettate”, aggiunge Vasco Brondi, un invito che diventa un richiamo per tutti quegli esseri umani che hanno smesso di combattere contro il tempo e i tempi, rinunciando al “dubbio” a favore di una stabilità fredda come una lastra di ghiaccio che si frappone fra due corpi.

“Ci abbracciamo vorrebbe essere di buon augurio per questo periodo, ho iniziato a scriverla quando gli abbracci non erano ancora considerati rischiosi e così preziosi e adesso questo titolo risuona in un altro modo”.

Vasco Brondi

Il video che accompagna il brano, prodotto da Pulse Films Italia, è un lungo piano sequenza realizzato da Giorgio Testi e ha come protagonisti Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini, due straordinari ballerini che rievocano le atmosfere della Polka chinata, una vorticosa danza di corteggiamento risalente ai primi del ‘900 eseguita originariamente da soli uomini. Una tradizione riscoperta da Giorgio Testi, Leone d’Oro alla carriera, che l’ha resa protagonista della sua performance “Save the last dance for me”.

Un abbraccio che diventa un turbine, allontanando da sé ogni limite spaziale e temporale. Quattro braccia che disegnano traiettorie diventate così lontane da essere quasi sconosciute. Un legame fisico ed intimo in grado di attraversare il muro del suono senza romperlo. Un abbraccio in grado di superare il peso dei minuti, degli anni e delle epoche.

“Amate e fate quello che volete”.

E quello che vogliamo è finalmente abbracciarci. E aprire nuovi spiragli di condivisione sui nostri corpi. Senza necessità di sapere più in che epoca siamo.

Un abbraccio come un richiamo per gli esseri umani, un grido per tornare ad essere umani.

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