Dalla stessa parte della luna, un satellite che ci permette di respirare in maniera diversa, di prendere le misure della nostra nuova dimensione spazio-temporale. Il live di Emma Nolde al Festival Spring Attitude di Roma è stato un viaggio in una superficie sconosciuta, in un altrove galleggiante e sospeso. La voce di Emma ci ha traghettati in un io interiore che da personale si è trasformato in collettivo.
Un rito arcano ed ancestrale, una cerimonia di passaggio nella quale la musica ora rarefatta ora dissonante è diventata una bussola senza punti cardinali, senza nessun’aspettativa direzionale. E ci ha portati verso il futuro. Un futuro nel quale ci abitueremo a spogliarci dei nostri abiti interiori e ci siederemo gli uni accanto agli altri dalla stessa parte della luna.