Lina Bo Bardi – Un meraviglioso groviglio

Lina Bo Bardi – Un meraviglioso groviglio di Isaac Julien è in mostra al MAXXI dal 23 Settembre. Un tributo all’architetta Brasiliana, alla sua storia, ai suoi lavori e alle sue intuizioni sociali con cui ha tessuto le trame di un modo nuovo, coeso e interconnesso.

Da San Paolo al MAXXI

Innamoratosi degli edifici progettati e realizzati dall’architetta a San Paolo ed a Salvador di Bahia, in Brasile ,Isaac Julien è entrato in immediata sintonia artistica con Lina Bo Bardi, sentendo il bisogno di intessere un legame profondo con lei.

Il rapporto speciale tra i due è sfociato nell’installazione in mostra al MAXXI, che ne ha curato la produzione, in cui in su 9 schermi si intrecciano immagini, video, e performances girate negli edifici progettati dall’architetta.

Il meraviglioso groviglio di immagini e proiezioni conduce per mano nell’universo creativo della Bo Bardi, riportando per immagini le strutture complesse ed articolate da lei progettate come il SESC Pompeia, sede del Serviço Social do Comércio di San Paolo o il complesso del Solar do Unhão di Salvador di Bahia.

Le attrici Fernanda Montenegro e Fernanda Torres, vere e proprie icone in Brasile, interpretano  Lina Bo Bardi in età matura e da giovane leggendo passaggi dei suoi scritti in cui l’architetta racconta la sua visione artistica e le sue riflessioni politiche e sociali.

Le due attrici sono presenti su più schermi contemporaneamente, in una proiezione su più piani spaziali e temporali che incarna la filosofia dell’architetta italo brasiliana secondo cui “il tempo è un’invenzione occidentale. Il tempo non è lineare, è un meraviglioso groviglio in cui in ogni momento, si possono scegliere punti e inventare soluzioni, senza inizio né fine”.

La trasposizione in immagini di questo concetto attraverso l’installazione di Julien, che ha interamente ripensato lo spazio della Galleria 3, è particolarmente coinvolgente ed immersiva, inserita com’è in un museo dinamico come il MAXXI.

Filosofia per immagini

Le performances degli attori e dei ballerini tra le potenti architetture di Lina Bo Bardi riempiono di vita gli edifici che l’architetta ha progettato immaginando il pubblico al centro di esso, facendosi ispirare dalle voci e dalle urla dei bambini che giocavano all’interno delle strutture abbandonate prima della loro riqualificazione.

I progetti di Lina Bo Bardi hanno sempre avuto come obiettivo quello di realizzare spazi dinamici, in cui il pubblico possa muoversi e fluire, contemperando l’equilibrio visivo con quello dinamico.

Le strutture, che spesso l’architetta ha disegnato con della aperture alle pareti, senza vetrate, rispondono anche alla sua filosofia politica. Sono pensate per non isolare del tutto l’interno degli edifici dall’esterno, per integrarli appieno e farli “dialogare” con il contesto che li circonda.

Ed ancora una simile impostazione ha anche un senso politico, come a riprendere gli antichi edifici romani o medievali, senza il tetto, in cui quando pioveva il pubblico, il popolo, si bagnava. I soffitti e le coperture sono strutture “aristocratiche” ideate per proteggere i più ricchi dagli elementi atmosferici durante le rappresentazioni.

Parte integrante della mostra sono i collage fotografici realizzati da Isaac Julien per il MAXXI ed una selezione di materiali d’archivio legati all’architetta.

Un meraviglioso groviglio è un’occasione imperdibile per immergersi nel percorso creativo di Lina Bo Bardi, un’architetta geniale ed iconica da conoscere e non dimenticare.

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