La diciottesima edizione del Premio De André ha visto la vittoria nella sezione musica di Lamine. Il suo brano “Non è tardi” coniuga sonorità alt-pop ad un testo raffinato ed elegante. Alice Clarini con “Qui non c’è il mare”, un brano delicato ma dagli arrangiamenti potenti, si aggiudica il premio Repubblica.it
Premio De André: la vittoria di Lamine
Talento ed emozione, ricercatezza e passione, raffinatezza e profondità. Un equilibrio sonoro, emotivo e lirico che ha consentito a Lamine con “Non è tardi” di aggiudicarsi meritatamente il Premio De André nella sezione musica. Viviana Strambelli, accompagnata sul palco dell’Auditorium Parco della Musica da una band composta da Andrea Ciccorelli al basso, Flavio Galanti alla chitarra e Dimitri Nicastri alla batteria, ha impressionato per un impianto musicale originale e per uno stile di scrittura autentico.
Alice Clarini e il premio Repubblica.it
A vincere il premio di Repubblica.it per il brano più votato dai lettori del quotidiano è stata Alice Clarini con “Qui non c’è il mare”. Un evocativo affresco sonoro che unisce tradizione ed innovazione cantautorale. Alice sul palco è stata accompagnata dagli intrecci chitarristici di Annalisa Baldi, dalla potente batteria di Aurora Di Rocco, dal basso pulsante di Alice Stocchino e dal delicato pianoforte di Rebecca Palazzolo.
Gli Ex Otago: “quelli che cantano Fabrizio”
Fra gli altri premiati della serata spiccano Niccolò Fabi, vincitore della “Targa Faber”,e gli Ex-Otago, a cui è stato assegnato il premio “Quelli che cantano Fabrizio”. Il gruppo genovese ha voluto ricordare De André con una versione live di “Amore che vieni, amore che vai”. Una canzone che la band ha già inciso in “Faber Nostrum”, il disco tributo a Fabrizio De André al quale hanno partecipato alcune fra le migliori realtà della musica indie italiana.
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