Giulia Blasi, già autrice di “Rivoluzione Z”, ha presentato a Roma, nella cornice del Monk, il suo ultimo libro “Brutta”, edito da Rizzoli. Durante il talk con Giorgia Soleri, organizzato da Libri da Asporto e Tlon, l’autrice ha spiegato come l’opera sia una collezione di monologhi sul tema del corpo: “Ho provato a fare una riflessione il più possibile ampia sulle ragioni per le quali le donna rifiutino la qualifica di brutta. Tutte abbiamo paura di questa parola e, siccome personalmente sono stata allevata da brutta, ho dovuto fare i conti con questo problema per arrivare a comprendere come i nostri corpi vengano sempre prima di noi”.
Una consapevolezza che trascende il concetto di “body positivity”, “che nasce come strumento di liberazione dei corpi e si trasforma presto in un’espediente del capitalismo per vendere creme e in messaggi imperativi come ‘amati’. Per questa ragione occorre riflettere come il personale sia politico e come non esista nulla di più personale del nostro corpo. Il mio per risolvere questo problema è riportare tutto ad un dibattito culturale, cambiare il modo con il quale ci approcciamo al nostro corpo”.