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Emozioni in cammino a Villa Ada
23 Giugno 2021 @ 21:30 – 23:30
Dialogo tra Giulio Testa e il suo Te Araroa (in lingua Maori “il lungo cammino”) in Nuova Zelanda e Marco Saverio Loperfido in cammino da Chia a Bruxelles. Pensieri e riflessioni partendo dalle avventure, gli incontri e le emozioni che solo i viaggi a lunga percorrenza possono dare.
I Libri :
Le lucertole ricominciano a Friburgo (Annulli editori 2019)
Cinque mesi e mezzo per i sentieri e le strade secondarie d’Europa. Partendo da Chia, un piccolo paese della provincia di Viterbo e diretti al Parlamento Europeo di Bruxelles. Un uomo, una donna e un cane, fra esplorazioni e incontri, diari e fotografie. Un’esperienza umana completa e avvincente, a più voci, che ha inteso il cammino come un vero e proprio strumento di conoscenza.
Autore: Marco Saverio Loperfido, scrittore e camminatore di lunghi tragitti, considera il cammino una forma di conoscenza profonda del mondo e di sé. Ha pubblicato, come testi di narrativa di viaggio, Il giro della Tuscia in 80 giorni, Umbria: passaggi a sud-ovest. Ma anche Le lucertole ricominciano a Friburgo e La luce assoluta dell’Etiopia – Esperienze di montagnaterapia, edito da Lorusso Editore.
Te Araroa. In cammino oltre i propri limiti (Caracò 2021)
Tremila chilometri. A piedi. Dall’altra parte del mondo.
Zaino in spalla, senza esperienza, Giulio Testa compie l’avventuroso percorso del Te Araroa che per la prima volta viene raccontato in Italia. Tra sentieri impervi, spiagge infinite, fango a non finire, fiumi impetuosi e sabbie mobili ci trascina con il suo entusiasmo attraverso la Nuova Zelanda, da Cape Reinga nell’estremo Nord a Bluff nel profondo Sud. Si circonda di quella che lui definisce la sua “temporanea famiglia sul sentiero”, escursionisti sconosciuti uniti dallo spirito del viaggio. Accompagnato dalla sua vulnerabilità, Giulio parte alla ricerca della vita, cammina tutto il giorno, tutti i giorni, per sei mesi. Non può resistere a quel fuoco e a quell’inquietudine che lo pervadono, per capire fino a dove è in grado di arrivare. Parte perché vuole essere libero. E noi non possiamo fare a meno di seguirlo, camminando con lui, in un intreccio di natura, relazioni umane, pericoli sino a chiamare l’elisoccorso ma anche di cambiamenti e vittorie, soprattutto su se stesso e sui suoi limiti.
