Cose d’Apaz: Frigidaire in mostra a Roma

Una rivista che ha ridefinito il concetto di satira, di inchiesta, di arte e cultura. Un esempio di libertà (e liberazione) assoluta. Frigidaire, fondata da Vincenzo Sparagna e Andrea Pazienza, esibirà tutta la sua carica iconoclasta in una mostra che debutterà il 19 marzo al Museo di Roma in Trastevere.

Il nuovo disordine globale per una contemporaneità malata

L’arte può essere rivoluzionaria. Dovrebbe esserlo. Non dovrebbe accomodarsi in salotti e dormire su comodi cuscini, ma affilare i suoi aghi e conficcarsi nella nostra carne, per destarci dal torpore, per stupirci e farci riflettere su quello che siamo diventati. L’arte dovrebbe essere Cannibale, cibarsi degli scarti, digerirli e trasformarli in nuovi tessuti. Deve raccontare il Male, senza indulgere nei buonismi. L’arte, probabilmente, non è mai stata così lontana dalla società come oggi, quasi distaccata nel suo sguardo imperturbabile.

Per ricordarci quello che potrebbe fare (e ha fatto) e farci riflettere su quanto ancora è necessario aprirsi alla contemporaneità, la più recente forma di rivoluzione artistica italiana – la rivista Frigidaire -, sarà protagonista di una mostra al Museo di Roma in Trastevere.

Attraverso queste tavole, realizzate fra gli altri da Andrea Pazienza, Filippo Scozzari e Lorenzo Mattotti, sarà possibile immergersi in un racconto fenomenologico del mondo che non fa sconti a nessuno, che non scende a compromessi con il potere. “La più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo” ancora oggi scuote e fa tremare, ghiaccia lo sguardo, appare irreale nella sua capacità di raccontarci la realtà senza filtri. Una libertà che oggi appare lontanissima, quasi distopica. Una libertà che abbiamo perso e che ci fissa come un promemoria da tavole che hanno cambiato la storia della nostra cultura.

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