Tonina Saputo live: sospesi nel tempo

Tonina Saputo è tante cose. Ama la scrittura, è una poetessa e giornalista ma è la musica a riempire la sua vita più di ogni altra cosa. Vederla sul palco è un esorcismo contro la noia e la banalità. È sospensione del presente, è un viaggio da cui non si vorrebbe fare ritorno.

Un diamante grezzo

Tonina Saputo è preziosa come un diamante grezzo. Grezzo non nel senso di poco raffinato ma in quello di semplicemente, naturalmente, intrinsecamente prezioso.

Ha le note che le scorrono nelle vene, ha un’essenza ed un corpo musicali che si sono formati in una famiglia di amanti della musica che l’ha cresciuta sin da bambina tra i ritmi sincopati del funk, riffs blues fino alla maestosità delle orchestre classiche.

Tonina nella sua vita è stata influenzata da tantissimi generi musicali, perfino dalla musica popolare siciliana, regione da cui venivano i suoi nonni.

La sua voce puramente black, profonda e toccante contribuisce a creare un mix incredibile di musicalità, capacità di interpretare e comunicare emozioni travolgenti e virtuosismo tecnico.

Sì, perché Tonina Saputo è anche una musicista incredibile. Contrabbassista e bassista straordinaria degna dei migliori conservatori ed orchestre sinfoniche in cui si è formata nel corso degli anni.

Ha dedicato la sua vita alla musica e questa l’ha ripagata permettendo al suo talento straordinario di materializzarsi.

Come in una bolla

Tonina Saputo ipnotizza il pubblico sin dalle prime note.

La sua capacità interpretativa, la sua voce calda, calamita l’attenzione e rapisce totalmente lo spettatore facendogli vibrare l’anima.

La sua interpretazione della canzone popolare siciliana “Mi votu e mi rivotu” al confine con il fado portoghese, spezza il cuore fino alle lacrime.

Le sonorità blues unite alla bossa nova, al flamenco, al soul creano un impasto che sazia i palati musicali più esigenti e raffinati.

I musicisti David Gómez al sax, Jackson Stokes alla chitarra e Keith Bowman alla batteria sono bravissimi e accompagnano Tonina nelle sue divagazioni jazz, intendendosi con uno sguardo.

Quando sul palco sale anche Dario Giacovelli e Tonina gli cede il basso, lei si dedica solo al canto in maniera totalizzante. Soffia il pubblico dell’Aniene Festival in una bolla che si solleva e vola oltre le chiome dei pini che sovrastano il palco.

E lo porta a New Orleans, passando dalla Spagna e dal Brasile. Il cantato in spagnolo contribuisce a rendere ancor più esotico il mix redendolo irresistibile.

Tonina Saputo dimostra una maturità artistica rarissima per la sua giovane età e fa intendere che il talento c’è ed è vero, puro e splendente. Che la strada che ha intrapreso la porterà verso un successo meritatissimo.

Nel frattempo cercate di non perdere l’occasione di farvi abbagliare da tanta bellezza.

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