Ironica, iconoclasta, tagliente e poetica. Adel Tirant con il suo ultimo singolo “Caccia alle streghe” ci conduce in mezzo alle fiamme che hanno fatto scempio del corpo di Giovanna D’Arco e ci racconta una storia secolare fatta di offese, delitti e tentativi di zittire la voce delle donne. Un urlo di autodeterminazione di chi ha “Ho dovuto lottare, per ottenere gli spazi, per non soffocare io, la mia dignità”.
La Caccia alle streghe e la rinascita della fenice
Giovanna D’arco che brucia mentre il mondo cerca di soffocare le sue parole e le sue azioni. Una mela, simbolo di una discriminazione concettuale fra uomo e donna, da far ingioiare a quelle menti che pensano come un libro possa diventare legge di vita. La voce ed il corpo da nascondere mentre tutti gridano “troia”, “pazza”, “cattiva ragazza”. Una parola – “strega” – che serve ad additare chi non è conforme ad un sentire diffuso fatto di ruoli predefiniti e generi imposti. Una fenice che rinasce dalle ceneri di una storia edificata sul sangue e sulle fiamme. Un luogo selvaggio come la luna impossibile da recintare.
“Caccia alle streghe (Miss Inquieta)”, il nuovo singolo di Adel Tirant pubblicato da Soter e prodotto da Giovanni Paolo Liotta, è un urlo di dolore e passione, un inno ad una libertà, un desiderio di distruggere quelle catene ancorate in una storia dolorosa e che ancora oggi rischiano di soffocare e spezzare il fiato.
Sono stata accusata perseguitata tormentata
Fuori dal palcoscenico dove la gente comanda
Sono stata trattata come una specie di bimba
Come un giardino incolto di pura proprietà
Discriminazioni e soprusi che, nonostante abbiano le proprie radici nella nascita del mondo, ancora oggi non sono sopiti. “Scrivevo se non vista, cantavo di nascosto” racconta Adele nel brano. ““L’ispirazione per questo brano è arrivata dopo le polemiche sul ruolo della donna prima e durante l’edizione di Sanremo 2019, con la presa di coscienza di un’involuzione nel cammino dell’emancipazione di questa figura”.
Un’involuzione da combattere e contrastare attraverso la libertà. Una libertà assoluta e necessaria che diventa “la rivendicazione della mia identità tra le rovine del mondo”.