Conformità, accettazione di sé, self-empowerment. “Conforme”, la graphic novel di Ilaria Palleschi edita da Bao Publishing, è un percorso interiore che diventa specchio del mondo esteriore. Una riflessione dura, tenera, profonda, sull’impatto intimo del giudizio e della visione distorta della fisicità. L’autrice presenterà l’opera sabato 12 ottobre alla libreria Risma Bookshop di Roma. Un incontro introdotto e moderato da Fabrizia Ferrazzoli che avrà come focus la riflessione sulla consapevolezza di sé e sul tema della conformità dei corpi.
I’ll Be Your Mirror
“I’ll be your mirror, reflect what you are, in case you don’t know”. Uno specchio che oltre a riflettere, riesce a mostrare, come una radiografia intima, l’immagine nuda e pura di sé. Uno specchio che non deforma, che indaga nelle pieghe dell’anima, negli interstizi di un io martoriato dal giudizio esterno.
Proprio “I’ll Be Your Mirror”, dei Velvet Underground, è la linea guida di “Conforme”, la graphic novel di Ilaria Palleschi che analizza con ironia e profondità il tema della conformità e del conformismo estetico e del self empowerment.
“Conforme” è un diario aperto, una confessione denudata da ogni preconcetto, un modo di evitare il circolo vizioso del “è tutta colpa mia”. Una colpa, quella del non essere conformi agli standard generalmente accettati (da chi? per cosa? per quali motivi? e poi cosa sono gli standard?), che non esiste, se non come sovraimpressione interiore di una sovraesposizione esteriore di corpi tutti uniformi. “La tua testa ormai è settata su discorsi che ti hanno intossicata per tutta la vita” ed è un setting difficile da modificare che ha come conseguenza il sentirsi sbagliati, inadeguati, inopportuni. Non conformi.
E l’unico modo per sottrarsi da questa ruota da criceto è affondare l’anima in un’empatia che prima di tutto dobbiamo rivolgere a noi stess*. Essere specchio non di quello che vorremmo, ma di quello che siamo. Immagine pura e trasparente di noi stessi. Darci una mano per attraversare il nostro buio e diventare luce abbagliante. “Let me be your eyes, a hand to your darkness so you won’t be afraid”.