Parole che diventano corpo, che assumomo le sembianze di colori cangianti, che raccontano favole oniriche e sfiorano le emozioni rendendole palpabili. Gulino, già voce e anima dei Marta Sui Tubi, sta attraversando l’Italia con il suo “Muovere maree tour” nato dalla collaborazione con il Consorzio ZdB. Una serie di live nei quali il cantante, accompagnato dalla chitarra di Fabio Genco, ripercorrerà i successi della sua band e i brani del suo primo disco solista “Urlo gigante”.
Gulino: dare corpo
Un bacio furtivo rubato dal sole alla luna, la promessa impossibile di un nuovo incontro alla prossima eclissi, la danza di fate che celebrano il movimento delle maree. Una favola onirica e delicata, un sogno celeste che dona corpo all’incorporeo. “Muovere maree”, il nuovo singolo di Gulino, è una visione immaginifica, eppure realissima, di un amore senza frontiere e senza spazio. Come spesso accade nei testi dell’artista siciliano, le parole riescono a dare una forma a visioni astratte, a regalare una voce agli elementi rendendoli umani e vicinissimi. Il brano dà anche il nome al tour che lo porterà a percorrere l’Italia riproponendo i successi dei Marta sui Tubi e le canzoni del suo album solista “Urlo gigante”.
“Credo sia molto affascinante uscire dagli schemi con la musica e far parlare un oggetto, un colore, un’entità – ci racconta -. In questo caso la voce e le parole creano una storia impossibile rendendola reale e vivida”. E il brano è il primo tassello di un nuovo progetto all’insegna dell’artigianalità. “Non sono mai stato così pieno di spunti e di idee. Non so ancora che direzione prenderà il prossimo disco, ma voglio mettere in fila una serie di canzoni in cui riesco a rispecchiarmi. Voglio costruire i brani in maniera artigianale per realizzare qualcosa che mi appartiene intimamente”.
Una ricerca personale che destinata a dar voce al rumore: “Perché il rumore è quello che siamo, quello che produciamo, la dimensione di quello che mettiamo in atto”.