Lividi e libertà, paura e coraggio, consapevolezza e malinconia. Nayt ha presentato per la prima volta il suo “Mood” durante il Festival Spaghettiland a Villa Ada Roma Incontra Il Mondo. E lo ha fatto con un live appassionato ed appassionante, completamente sold-out. “Nei miei testi parlo spesso di libertà – ci racconta -. Per essere liberi bisogna fare i conti con i problemi del passato e quelli del futuro. Significa vivere il presente scacciando i demoni che ci hanno preceduto e oltrepassando le preoccupazioni per quello che ancora non conosciamo. Occorre avere fegato per farlo”.
E serve coraggio anche per superare gli steccati ancora esistenti fra i generi musicali. “Secondo me il rap non è più un genere, ma un’attitudine. Perché si mischia con tantissime cose, è un modo di fare musica potenzialmente alla portata di tutti”.
Nayt, anche sul palco non ha nascosto la propria fragilità, anzi ha voluto condividerla con il pubblico: “Il mondo fuori spesso mi fa paura perché a volte penso di capirlo, altre volte ne sono sopraffatto”.