Un viaggio fra presente, passato e futuro. Due chitarre, un live intimo ed elegante, un “rito di passaggio” fra le nuove canzoni di “Dell’odio dell’innocenza”, i classici come “La schiena” e cover come una “Hurt” che rappresenta il perfetto anello di congiunzione fra l’originale dei Nine Inch Nails e la versione di Johnny Cash. Il concerto sold-out di Paolo Benvegnù ad Effimera Festival è stato uno degli eventi più importanti di quest’estate anomala. Un set rabbioso e poetico, fragile e consapevole. Una conferma della statura artistica di Benvegnù, nonostante l’assenza della sezione ritmica.
(gallery fotografica di Arianna Bonelli)