Frad, una delle fumettiste italiane più talentuose, presenta “Creature Maleducate”, appena pubblicato per Edizioni Minoritarie. Un manuale cinico e punk di sopravvivenza contro l’imperversare dei buoni sentimenti. Un’educazione sentimentale al contrario raccontata da mostri che tanto ricordano noi esseri umani
Creature Maleducate: un manuale di educazione anarchica
Il sesso? Sudore, dolore e malattie. L’amore? Un eterno gioco imperfetto di insoddisfazione e bugie. Le relazioni? Catene che ci imbrigliano. L’unica risposta è la maleducazione.

Una maleducazione che equivale ad una liberazione sessuale, sentimentale. Umana. “Creature maleducate” è il nuovo libro di Frad, una delle più talentuose, oneste e lucide fumettiste italiane.
L’opera, realizzata per Edizioni Minoritarie, tocca molti nervi scoperti della nostra vita con un cinismo che spesso coincide con il realismo. Creature Maleducate è un educatissimo vademecum alla destrutturazione di stati d’animo spesso imposti o autoimposti. Un’opera che non dà risposte, ma consente di farci domande. Crea spiragli di riflessione nello spazio di un sorriso spesso amaro. “L’amore si muore. Quando sei innamorato non senti più i bisogni primari come quelli di mangiare e dormire, in pratica duri tre giorni e poi muori”.
Riflessioni “estreme”, destinate ad abbattere i punti fermi della nostra consapevolezza e per questo iconoclaste. Eppure, riflessioni anche educatissime, perché consentono di aprire un varco nei molti vuoti lasciati dalle delusioni, dai tradimenti, dagli sbagli e dar loro un senso, uno spessore. Un manuale di “sopravvivenza” di fronte ai “mostri della realtà”.


“Creature Maleducate è un manuale diseducativo – ci racconta Frad -. Vuole far dimenticare tutto quello che ci hanno insegnato su sesso e sentimenti e creare un’anarchia affettiva”. Un’anarchia che trova nella sincerità, anche se cruda, l’unica strada per disegnare l’umanità. Perché anche se maleducate, deformi e puzzolenti, ributtanti e violente, quelle creature siamo noi. Umani mostruosi o mostri troppo umani. Maleducati per necessità perché educati al perbenismo.