“Pasolini Roma” è il progetto ideato da Tony Allotta e dalla sociologa urbana Irene Ranaldi che, intersecandosi con “Cercheremo Pasolini” della cantautrice e poetessa Giulia Anania, apre uno spazio di condivisione e conoscenza, un ribaltamento della prospettiva. Lo schermo diventa una piazza e la sceneggiatura un corpo in movimento su Roma, dentro Roma.
Attraverso la visione di uno dei cantori per eccellenza della città eterna: Pier Paolo Pasolini

L’anima di una città
Quasi tutti, prima di partire per un viaggio, si documentano, cercano informazioni e leggono le guide turistiche sulla meta prescelta. Così ci si illude di arrivare preparati a destinazione, di sapere dove e cosa guardare per conoscere un luogo.
I veri viaggiatori, però, avranno sempre in fondo al cuore la consapevolezza che in questo modo si scalfisce solo la superficie delle cose. Che un itinerario “turistico”, una guida, può sì fornire un’idea generale di un paese o di una città, ma difficilmente potrà permettere di entrare veramente nell’anima di un posto. Di comprendere ed apprezzare tutte le sfumature che trasformano uno spazio in un luogo.
Perché oltre che uno spazio, un’entità geografica, una città è un’entità socio culturale, un luogo da conoscere, non solo da vedere.
Partendo da questa consapevolezza il progetto “Pasolini Roma” si propone di scavare nell’animo della città di Roma, portando alla luce le radici sociali e culturali dei suoi quartieri.
Questo esperimento unico regala una nuova luce alle zone della città scelte per le passeggiate, capaci di aprire gli occhi e sorprendere anche i romani stessi, che quelle strade percorrono ogni giorno.
Perché quella di “Pasolini Roma” non è una visita turistica.

Incontro di sensibilità
Il progetto “Pasolini Roma” non offre soltanto una conoscenza approfondita della realtà sociale ed urbana dei quartieri di Roma che esplora ma offre una vera e propria esperienza culturale.
E lo fa celebrando e raccontando la città secondo la visione di Pier Paolo Pasolini, uno dei cantori per eccellenza della città. Un artista che come pochi ha conosciuto ed amato Roma e che con il suo sguardo ha scavato nell’animo della sua gente, raccontandolo, esponendolo ed elevandolo, donandogli una dignità prima sconosciuta.
Pier Paolo Pasolini è il nume tutelare dei quartieri che il progetto a lui intitolato si propone di raccontare.
I luoghi a lui cari, lontani dai sentieri battuti dal turismo “di massa”, sono stati scelti non solo perché in grado di far comprendere veramente e profondamente la realtà di una città ma anche per omaggiare la visione artistica dell’autore. Per celebrarne la profondità di analisi umana e sociale e la sua capacità di tradurla nel suo inconfondibile linguaggio attraverso cinema, letteratura e poesia.

Le performance di Tony Allotta sono la parte integrante delle passeggiate che realizzano proprio questa parte dell’esperienza.
Perché di questo si tratta, di un’esperienza al confine tra il reale e l’immateriale. Tra la fisicità e la materialità delle strade ed il loro racconto attraverso lo sguardo e la visione artistica di Pier Paolo Pasolini.
Un racconto capace di aprire squarci sui luoghi attraverso cui guardare ed allo stesso tempo di riempire di sostanza concreta la propria conoscenza e passione per l’arte pasoliniana.
Da “Accattone” a “Mamma Roma”, seguire le orme dei protagonisti dei suoi racconti, percorrere le strade che Pasolini ed i suoi personaggi vivevano realmente, rivivere le scene dei suoi film lì dove sono state viste e pensate dall’artista è un vero e proprio viaggio attraverso la sua mente e la sua anima.
Il “Progetto Pasolini” offre un’esperienza unica capace di regalare conoscenza ed emozioni attraverso il linguaggio universale dell’amore per la città di Roma, per il suo lato umano e popolare e per l’arte che la città eterna ha da sempre ispirato.