Maddalena: cantare l’ansia per imparare a respirare

Una voce profonda che racconta se stessa, ma parla di tutti noi, un approccio che unisce un’attitudine personale al cantautorato ad una radice elettronica. Maddalena Morielli con il suo primo singolo “Anxiety is a modern cliché”, distribuito da Universal Music, prodotto da Andrea Rigonat e masterizzato da Giovanni Versari, affronta in maniera sincera e toccante un tema come l’ansia. E trova, attraverso la sua voce, il modo di assumerne coscienza, maneggiarla e renderla note di consapevolezza.

Anxiety is a modern cliché: riconoscere la fragilità per rinascere

Uno specchio che riflette un’immagine diversa da quella che vorremmo apparisse, un equilibrio sempre più incerto che ci costringe a dondolare in apnea, i passi che stentano a disegnare traiettorie regolari, un muro al quale appoggiarsi, quasi come fosse un letto o un rifugio. Una condizione che si ripete e riproduce se stessa, tanto da diventare quasi “scontata” nel suo essere disegnata addosso, come la trama di una seconda pelle in grado di diventare una corazza che soffoca invece di difendere.

Come un cliché, sempre uguale e per questo pericoloso nel suo diventare quasi oggetto di assuefazione.

“Anxiety is a modern cliché”, il primo singolo di Maddalena distribuito da Universal Music, è un delicatissimo respiro musicale che affronta il tema dell’ansia, della sua oscurità e della necessità di stringersi a se stessi per diventare la propria cura, il proprio abbraccio.

Maddalena “Anxiety is a modern cliché”

Un battito rallentato, quasi asincrono, una lentezza necessaria che introduce ad una confessione in musica. Inizia così il brano, che non ha paura di diventare una preghiera laica nei confronti di se stessa, nella quale la voce invece di rompersi assume consapevolezza e diventa testimonianza di un desiderio ineluttabile di vita. E se Maddalena affida all’italiano un ruolo “descrittivo” e quasi “analitico”, è con l’inglese – al quale fa ricorso nel refrain – che racconta la sua resistenza necessaria, continua, consapevole, dolorosa. Salvifica.

Anxiety is a modern cliché

Please don’t leave me here

With my human tears

Bring me close to myself

Una canzone nella quale Maddalena non si fa e non ci fa nessuno sconto. Perché il prezzo da pagare per riuscire a stringersi a sé è rappresentato da quelle lacrime così umane da diventare quasi cristalli di vetro, da riflettere e diffondere sulle pareti frammenti di un’immagine che cerca di ricomporsi.

Maddalena

Frammenti numerosi come le voci che Maddalena è riuscita a raccogliere grazie all’iniziativa #speakoutyouranxiety.

“L’ansia, che disegna così bene il nostro tempo, è tra le più umane delle fragilità. L’ansia soffoca, disorienta, paralizza e non fa dormire. Cos’è successo? Mi sono trovata a sorridere, a relativizzare e a disincarnare le piccole ma martellanti angosce quotidiane che mi tolgono il sonno. L’ho visualizzata l’ansia e mi ha fatto sorridere perché ho capito che è la proiezione della mia regia, della nostra regia, di una qualche regia. Ancora adesso però mi dimentico spesso che non esiste e ne rimango fregata. Va bene così, fa parte del gioco e quindi giochiamo: la esaspero, la vedo, la supero e vinco”.

Proprio come per superare un cliché bisogna conoscerlo, estremizzarlo e svuotarlo della propria potenza ripetitiva. Abbandonarlo a se stesso e scolpire nuove parole e nuovi significati.

Un atto catartico come imparare nuovamente a respirare.

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